Come sempre il M° Francesco Dessì, non tradisce le aspettative dei praticanti, i quali hanno lavorato intensamente e con grande impegno.
Lo stage si è svolto con l’idea di un percorso, che ritrova lo Iaido come impostazione iniziale, creando poi l’intelaiatura per l’Aikido, fino ad arrivare ad un finale in cui queste strutture, una volta apprese e fatte proprie, si possono abbandonare, con l’esperienza, a favore di una pratica molto più libera e fluida.
Spesso gli uke sono troppo permissivi, ma cosa succede quando si lavora con un attaccante che non conosce l’Aikido? Questo è stato il tema cardine di uno stage, in cui si è cercato di fare un Aikido il più “pratico” possibile, rimanendo comunque sempre nel rispetto dei principi.
Ringraziamo tutti i partecipanti dell’evento e soprattutto il M° Dessì, per aver condiviso la sua esperienza costruita con diversi anni di pratica e di stage in giro per il mondo.